Eloda Rossi blog

N. 1 – CITYMOTOR

CITYMOTOR tratta di un percorso di pianificazione alla piccola scala, inclusivo di componenti di progettazione architettonica.

L’idea di affrontare la progettazione di un polo motoristico mi sembrò subito coinvolgente. Una vera e propria sfida.

Parto dall’inizio. Era il 2007 e la Società Copy, con sede in Formia (LT), mi coinvolse attraverso il suo Presidente, prof. Luigi Cocomello. Questi, uomo di grande intuizione, vide l’opportunità di affidare il futuro dell’Autodromo internazionale di Vallelunga alla riqualificazione di una limitrofa area privata di 27 ha. Il contesto complessivo (amministrativo e di coordinamento), nel quale veniva introdotta l’idea, era gestito dalla Provincia di Roma, tramite la società pubblica Provincia Attiva.

Si partiva dalla consapevolezza che l’Autodromo di Vallelunga, benché internazionale per la composizione delle piste, vivesse un disagio enorme per l’assenza di funzioni territoriali in grado di potenziarne l’attrazione. Per questa ragione, lo spirito dell’iniziativa mirava alla progettazione di un complesso organico spazialmente e funzionalmente, incentrato sul tema dell’OUTLET motoristico, che si dispiegasse in una serie di funzioni tra loro complementari e necessarie a definire uno spazio attrezzato autosufficiente. In altri termini, i 27 ha di suolo sarebbero dovuti diventare un Villaggio motoristico/commerciale.

Incontri, riunioni, confronti, scambi d’opinione e poi via, dall’idea iniziale al progetto.

E mentre io mi occupavo della pianificazione dell’area e della progettazione architettonica dei “contenitori delle funzioni”, l’ing. Carlo Cocomello progettava gli impianti e l’ing. Maurizio Landolfi si occupava dei temi energetici. Due professionisti della renderizzazione (Enrico Rossi e Angelo De Meo) ci permettevano di visualizzare velocemente ogni scelta.

Il Progetto

Come fatto cenno, i principi su cui fonda il progetto mirano a qualificare l’offerta motoristica in funzione dello sviluppo turistico dell’area dell’Autodromo, con interventi volti da un lato alla creazione di stazioni espositive, quale fulcro dell’offerta, dall’altro all’introduzione di un complesso di funzioni destinate alla generazione di un sistema attrattivo. Difatti, alcune delle componenti progettuali (relative ai 27 ha in qualificazione) costituiscono la vera idea di integrazione e di sviluppo sostenibile dell’area territoriale più ampia, coerentemente alla volontà di rendere al territorio un contributo di crescita economica relazionata al turismo, richiamando il ruolo della competitività, anche in tema programmatico/progettuale.

Peraltro, il contesto territoriale in cui è inserita l’area di 27 ha (oggetto dell’intervento panificatorio) e, ovviamente, l’Autodromo di Vallelunga, possiede un evidente interesse naturalistico, oltre valori emblematico/culturali, valori scenici e panoramici, valori legati alla tradizione artigianale e agro-alimentare. Filiere importanti che emergono nel contesto progettuale, con peso relativo e funzionale al sistema motoristico.

È evidente che l’Autodromo costituisce il volano (l’attrattore) che spinge alla proposta progettuale e diviene, contestualmente, l’elemento da supportare dal punto di vista del richiamo turistico specialistico, tuttavia estenso a un tipo di turismo anche più eterogeneo.

Viene introdotto il concetto di Outlet e il passaggio dall’iniziale idea di Villaggio motoristico/commerciale a quella di Villaggio Globale della Motoristica è breve. Ciò che quest’area assoggettata a pianificazione e progettazione deve contenere, si suddivide facilmente in gruppi di insiemi urbanistico/formali: lo spazio destinato agli espositori, lo spazio per le attività commerciali (con predominanza dell’aspetto motoristico e dei servizi all’utente), lo spazio dell’accoglienza (esclusivamente relazionata alla funzionalità del sito) e quello dello svago, lo spazio della cultura, lo spazio del collezionismo.

E gli obiettivi del progetto? Eccoli:

definire un nuovo orientamento del mercato della motoristica, attraverso un’innovativa metodologia architettonico/strutturale che tende a superare ampiamente le logiche che investono ripetitivamente (e, ormai, senza effetto) gli Outlet italiani, fondata anche sul rispetto perentorio dell’ambiente naturale;

sviluppare nuove iniziative imprenditoriali, sia nel settore del commercio che dei servizi, contribuendo alla mitigazione del problema occupazionale nell’area del Comune di Campagnano di Roma;

creare nuove e diverse motivazioni di vacanza breve, destinate a elevare le presenze turistiche nell’area e, più estesamente, nell’intero territorio comunale;

offrire una spinta al recupero e alla promozione delle tradizioni locali, soprattutto in campo eno-gastronomico;

soddisfare quella richiesta che viene dalla potenziale clientela per la quale è importante che le proposte siano connotate da elementi di rarità, attraverso la valorizzazione dell’identità dell’area (polo motoristico).

Negli articoli che seguiranno illustrerò e motiverò le scelte progettuali, sia riguardo l’organizzazione (pianificazione) dell’area, sia riguardo le architetture dei volumi interni a essa. Nel mentre, la prima stesura (non ancora completa) del progetto può essere esaminata anche al sito dedicato http://www.citymotorvallelungaoutlet.it.

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