Elodia Rossi

N. 5 – CITYMOTOR

200.256,34 mc su un’area di 27 ha, con accorpamento – ai fini dell’incremento del dato volumetrico – di altri 40 ha limitrofi: è CITYMOTOR, l’Outlet della Motoristica a servizio dell’Autodromo Internazionale di Vallelunga.

Come detto nei precedenti articoli, lo spirito dell’iniziativa mira alla creazione di un complesso organico spazialmente e funzionalmente, incentrato sul tema dell’OUTLET motoristico, che si dispiega in una serie di funzioni tra loro complementari e necessarie a definire uno spazio attrezzato autosufficiente e turisticamente competitivo.

Proseguo con la descrizione delle tipologie edilizie.

Brevemente – solo per sinteticità, data la dimensione degli argomenti da trattare – faccio riferimento ai volumi esistenti nell’area, posizionati pressoché centralmente (fatto salvo un piccolo volume posto lungo il percorso alberato), ai quali ho destinato il ruolo di accoglienza/informazioni, con piccoli spazi per ristoro e attività ludiche. Per questi volumi ho adottato un criterio progettuale di recupero conservativo. L’intenzione è identificare in essi la memoria storica del luogo, conseguibile col rispetto assoluto delle antiche forme e dei preesistenti colori, e garantire un positivo impatto sul patrimonio edilizio esistente. La volumetria complessiva di questi edifici rurali è di mc 8.370,34. Le foto che seguono ne illustrano la tipologia, in linea con le analoghe espressioni architettoniche rurali del posto.

 

Transitando attraverso il maestoso arco metallico e, dunque, superando i due Blocchi d’Ingresso (di cui ho parlato nel precedente articolo), ci si immette nel percorso alberato. Dopo un primo e lungo tragitto rettilineo, si giunge ai corpi edilizi rurali centrali e, ancora oltre, all’area destinata al teatro. L’insieme di questi elementi è racchiuso tra due file di alberi, come a segnare un percorso idealmente indipendente dalle aree in cui la motoristica gioca un ruolo dinamico, per la presenza – tra l’altro – delle diverse piste.

Ai lati esterni del tragitto alberato, a partire da poco oltre l’ingresso, sono posizionati i sette Blocchi per espositori di auto e moto, composti di elementi a un piano ed elementi a due piani sovrapposti, per un totale di mc 15.344,00.

 

Si tratta di Blocchi ripetitivi di cinque unità – tre unità di due piani poste a intervalli regolari con due unità ad un piano. I prospetti sono estremamente lineari, essenziali, nell’intenzione di evitare l’eccessiva segmentazione dei volumi, in considerazione della già importante articolazione d’insieme.
Invece, le scelte di utilizzare colori decisi per le diverse tipologie edilizie – generalmente pregnanti nell’intera area – sono mirate a ricalcare il ruolo dell’Outlet quale sede della motoristica, oltre a identificare ogni tipologia univocamente.

Dunque e in linea generale, le diverse tipologie edilizie (la cui illustrazione continuerà nei prossimi articoli) rispecchiano una considerazione di massima che vede l’opportunità del ripetersi di forme basilari, fatta eccezione per le preesistenze, i corpi d’ingresso e il teatro.  Diversamente, maggiore articolazione è affidata agli elementi di supporto (tensostrutture per gli espositori, pensiline ferree per il commerciale, tenso-pensiline per la ricezione esclusiva). Qualche render chiarisce i concetti.

Sul retro, questa tipologia supporta una pensilina metallica per definire un percorso utile in caso di pioggia.

N. 4 – CITYMOTOR

Dal punto di vista dell’occupazione del suolo, lo ripeto, per Citymotor si è considerato un indice edilizio pari a circa 0,029. In tal modo, pur soddisfacendo il fabbisogno dell’intervento, non si è sfruttata massicciamente l’area e si è dato, come nelle intenzioni, grande spazio alla Natura.

C’è da precisare che l’elaborazione ultima del progetto complessivo (quella che sto descrivendo) è derivata da un percorso di affinamento molto articolato e non privo di difficoltà. In particolare – e chiunque ha dimestichezza con la professione dell’architetto può capire – spesso ha giocato un ruolo frenante la pubblica amministrazione. Ma è altro tema.

La prima elaborazione del progetto, quella che si rintraccia al sito www.citymotorvallelungaoutlet.it, prevedeva una distribuzione delle funzioni interne più aperta. Riporto uno degli schizzi che avevo elaborato in principio.

Come già accennato, nonostante le numerose interlocuzioni tra il prof. Cocomello (Presidente della Copy), me e i referenti pubblici, mirate soprattutto alla rappresentazione dell’esistenza di un vincolo inesatto sull’area, i tempi si dilatavano al punto che decidemmo per la modifica parziale dell’impianto.

Intanto – grande vanto – l’Officina Rambaldi, noto gruppo di comunicazione e spettacolarizzazione, aveva aderito all’iniziativa (divenendone partner) per sostenerne – una volta messa in esercizio – tutti gli elementi di propria competenza. Un traguardo importante (che si deve alla capacità di relazione del Presidente Cocomello), dato che questo programma/progetto è portato innanzi tutto a produrre spettacolarizzazione.

Il corpo edilizio d’ingresso, posto in parallelo all’arteria di collegamento principale e subito oltre la prevista grande area parcheggio anteriore all’impianto, ha imposto uno studio particolarmente attento. Dovevo pensarlo in modo che rappresentasse il biglietto da visita dell’area, dunque in maniera da soddisfare le esigenze di richiamo formale/visivo, oltre che di identificazione dei contenuti tipologici e organizzativi del complesso. Dopo numerosi schizzi e lunghe riflessioni, sono arrivata a definire – grosso modo – quello che speravo. Riporto uno degli ultimi disegni a mano libera, fatto prima di transitare alla fase di progettazione più definita, facendo i conti con misure, posizioni, proporzioni, affinamenti, eccetera.

Il blocco schizzato, contenente l’arcata d’ingresso come parte integrante del complesso strutturale, nel corso della definizione progettuale ha subito un cambiamento. Ciò che ne è derivato sono due blocchi, collegati tra loro da un grande arco metallico d’ingresso (sul quale impera la scritta CITYMOTOR), con funzioni di ristorazione, esposizioni temporanee e permanenti, uffici di supporto all’attività di vendita, uffici per aziende di leasing e similari, istituti di credito, spazi per asilo con area mensa, e altro ancora. Un complesso che richiede l’impegno di un volume pari a mc 70.800,00, necessario a soddisfare le esigenze dell’area in termini di funzioni complementari.

L’arco metallico è inscritto in una travatura reticolare spaziale che possiede molte funzioni, non ultime quelle di contribuire alla stabilità dell’arco e di smellirne le operazioni di manutenzione.

Dal punto di vista formale, come ho già accennato, sempre in relazione all’importanza dell’identificazione del ruolo del Villaggio (Outlet della Motoristica), ho voluto consegnare un riferimento alla casa automobilistica italiana più prestigiosa: la Rossa di Maranello. Riporto il relativo stralcio planimetrico semplificato, chiarendo ancora che la scala di adattamento non consente la corretta visualizzazione dei dettagli progettuali.

Infine, riporto un render che mostra l’insieme dell’ingresso.

Nei successivi articoli continuerò a descrivere scelte progettuali e tipologie edilizie.

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